Nel 1964, alla ripresa della
produzione costante da parte della Cumpagnia d'u Teatru
Ventemigliusu, il dottor Emilio Azaretti concordò con Nino
Lamboglia la possibilità di recitare sulle scene del Teatro
Romano di Nervia, alcune riduzioni tratte da Tito Maccio Plauto,
riportate in "ventemigliusu".
Prospettata un'apertura su quella possibilità, Azaretti mise a
punto "I dui Custantin", ripresa da "I Menecmi" e "A pignata",
derivata da "L'aulularia", consegnandone i copioni a Pierino
Sismondini, il quale attivò in tal senso la Cumpagnia.
Dopo qualche mese "I dui Custatin" era pronta per il debutto, ma
i tempi per agire sulle rovine del Teatro Romano di Nervia non
erano ancora maturi, come lo sono oggidì, dopo gli interminabili
lavori di messa in sicurezza ministeriali. La Soprintendenza non
concesse il nulla osta, quindi "I dui Custantin", perfettamente
ambientata in epoca antica, debuttò al Comunale, con discreto
successo.
Azaretti non perse tempo, andando a contattare gli amici
monegaschi, che in occasione del Centenario della fondazione di
Montecarlo, avendo previsto tra le celebrazioni una "Settimana
Italiana", avrebbero potuto ospitare nel loro teatro la recita
de "I dui Custantin". L'appuntamento venne fissato per il giugno
del 1966.
Nel frattempo, avuta notizia del probabile evento, anche Mentone
chiese di poter assistere alla commedia, indicendo una prima
nella "Salle des Conférences", nel mese d'aprile, tanto da far
ambientare al pubblico francese i nostri attori.
Le due date vennero regolarmente rispettate, con grande successo
da parte del Teatro ventemigliusu, non nuovo ad appuntamenti
mentonaschi e monegaschi, derivanti dalla fattiva collaborazione
tra le associazioni per le tradizioni delle tre città costiere,
molto attiva negli Anni Trenta, fino all'immediato anteguerra,
che desolatamente troncò ogni contatto.