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La delibera si è resa necessaria anche per
evitare procedure di infrazione da parte della
UE e la misura n. 6 intitolata "Misure di
salvaguardia dell'habitat 1120 "Praterie di Posidonia" recita:
"Nelle aree interne ai SIC, ove è presente l'habitat 1120 "Praterie
di Posidonie", come da cartografia allegata, è
vietato, previa adeguata segnalazione nautica,
l'ancoraggio delle imbarcazioni avente lunghezza
uguale o maggiore a 5 metri".
Non ritengo di dover aggiungere altro quanto esposto è
chiarificatore per quanto avvenuto, avrei
preferito maggior coerenza bocciando il
progetto, invece di ricorrere a degli artifizi
per farlo naufragare e poi affermare " il parco
lo vogliamo".
A metà
dicembre 2009, la lobby degli yachtsman ha ottenuto
un regalo da alcuni emendamenti del Consiglio
Comunale di Ventimiglia, che ha così stravolto la
votazione a favore del Parco di pochi mesi prima.
Il
Consigliere Mauro Merlenghi, che del Parco ha fatto
una sua personale battaglia così si rivolge al
consesso:
"Per
l'Area Protetta alla Mortola, si ritorni a ragionare
sui fatti e sulle conseguenze - I fatti sono gli
emendamenti votati in Consiglio Comunale di
Ventimiglia e le conseguenze è la nullità del
progetto perché dietro tante belle parole di plauso
per l'istituzione di tale area poi si è lavorato per
fare fallire questo progetto.
Sperando
che sia terminato l'effetto dell'euforia di aver
affossato l'area di tutela marina di Capo Mortola, e
che si ritorni a ragionare sui fatti e sulle
conseguenze. I fatti sono gli emendamenti votati in
Consiglio Comunale di Ventimiglia e le conseguenze è
la nullità del progetto perché dietro tante belle
parole di plauso per l'istituzione di tale area poi
si è lavorato per fare fallire questo progetto.
Faccio un
piccolo inciso per far comprendere meglio ciò che è
avvenuto e come si utilizza un emendamento
all'apparenza marginale per fare fallire una legge o
una regolamentazione proposta, un emendamento
dovrebbe servire a migliorare o a mitigare alcuni
aspetti ma non stravolgerne il senso o
l'applicabilità, sufficiente inserire un elemento
che vada in contrasto con leggi sovra ordinate
(Regione o Stato) per bloccare o ritardare il
provvedimento.
Proprio
utilizzando questo metodo si è fatta passare una
modifica del regolamento dell'area di tutele marina
che va in totale contrasto con una direttiva
regionale e l'elemento che ha scardinato il progetto
è il seguente:
"modificare l'articolo 3 comma 7 introducendo 10
metri in luogo di 5 metri, per la lunghezza fuori
tutto delle unità navali cui è consentito il libero
ancoraggio".Questo va in totale contrasto con una
delibera la n. 1507 del 6 novembre 2009 approvata
dalla Regione Liguria ed essa prevede delle misure
di salvaguardia per gli habitat inclusi
nell'allegato I della Direttiva europea 43/92, che
guarda caso comprende anche il Sic di Capo Mortola..
Area protetta
regionale Giardini Botanici Hanbury
Principali caratteristiche
naturalistiche ambientali e territoriali dell'area protetta
La passione naturalistica di una famiglia inglese
ha creato, nel 1867, vicino a Ventimiglia, un giardino botanico per
l'acclimatazione di piante provenienti dalle più diverse zone del
mondo, sfruttando la felice posizione della zona e la particolare
dolcezza del clima: i Giardini Botanici Hanbury.
Grazie alla collaborazione di
botanici, agronomi e paesaggisti in massima parte stranieri, fu
creato un grandioso insieme che non trova eguali in Europa sia dal
punto di vista botanico, con le 5800 specie di piante ornamentali,
officinali e da frutto, che da quello paesaggistico, grazie alla
felice armonia compositiva tra edifici, elementi ornamentali e
terrazzamenti coltivati.
Capo Mortola, su cui è situato
il giardino botanico, è caratterizzato da un ambiente marino tra i
più interessanti della Liguria Occidentale, con una estesa Prateria
di Posidonia oceanica, ancora in discrete condizioni di
conservazione inclusa tra gli habitat prioritari dell'Unione
Europea.
La legge istitutiva stabilisce
le modalità per la tutela del tratto di mare prospiciente l'area
protetta.
Sito ufficiale della Regione Liguria - Aree protette regionali
Caletta presso Capo Mortola
La Regione Liguria ha finalmente deciso di tutelare un patrimonio
ambientale di rara bellezza. Ha finalmente deciso di ampliare verso il
mare l’Area Protetta Regionale Giardini Botanici Hanbury, mettendo in
funzione l’Area Marina Protetta di Capo Mortola, istituita nove anni or
sono. Oggi, in sostanza, ai Giardini Hanbury, si affiancherà il Parco
marino della Mortola, un tratto di costa ricco di Posidonia oceanica,
secche coralligene e pesci rari.
L’area protetta era stata istituita da una Legge regionale,
nell’anno 2000; ma solo adesso si entra nella fase esecutiva. A seguire
in disegno regionale, per stimolarne la realizzazione, è nata
l’associazione Parco Marino Mortola, ispirata dall’ambasciatore Boris
Biancheri, che ha coinvolto: biologi marini, subacquei ed amministratori
locali.. «Senza i Giardini Hanbury, i più belli del Mediterraneo, questo
tratto di costa non sarebbe quello che è. Bisogna integrarli con l’area
marina per accrescere il valore di questo territorio», prospetta
Biancheri : «ma il mare è di tutti e la popolazione deve essere
coinvolta».
L’idea è quella di creare una sinergia tra il parco botanico
e l’area protetta marina, seguendo il modello delle Cinque Terre. Da un
lato la salvaguardia di tesori naturali, dall’altro lo sviluppo
sostenibile del turismo. Non sarà, infatti, un parco chiuso. Le norme di
tutela, che non conterranno pesanti limitazioni, sono allo studio della
Regione; la quale sta definendo anche il perimetro dello specchio
d’acqua interessato.
«Sarebbe sbagliato imbalsamare il territorio: va bene
tutelarlo, ma bisogna permetterne la fruibilità tenendo conto delle
caratteristiche dei luoghi», spiega l’Assessore Regionale all’Ambiente,
Franco Zunino. Intanto, Mauro Giorgio Mariotti, presidente dell’Ente
universitario che amministra i Giardini Hanbury ed assumerà il controllo
dell’Area Marina, dice : «Servono norme chiare e semplici, per non
complicare la gestione del parco».
Nella navigazione delle imbarcazioni più grandi, in alcuni
punti sarà vietato gettare l’ancora. La biologa Ursula Salghetti
Piacenza dice: «Per non danneggiare la prateria di Posidonia,
fondamentale per l’ecosistema marino, verranno piazzate boe d’ormeggio,
utilizzabili con un ticket». Si regolamenterà così il disordinato
assembramento di yacht, nella baia della Mortola, dei quali oggi, molti
si spingono fino a pochi metri dalla riva ignorando i divieti. L’area
protetta si estenderà dai Balzi Rossi alla spiaggia di Latte,
delimitando il confine sulla quota batimetrica dei cinquanta metri, la
quale, in questo tratto, si definisce a circa un miglio dalla costa.
Si salvaguarderà così la prateria sottomarina di Posidonia
oceanica, che è pianta acquatica, endemica del Mar Mediterraneo. Ha
caratteristiche simili alle piante terrestri, ha radici, un fusto
rizomatoso e foglie nastriformi lunghe fino ad un metro e unite in
ciuffi di 6-7. La Posidonia forma praterie sottomarine che hanno una
notevole importanza ecologica, costituendo la comunità climax del mar
Mediterraneo ed esercitando una notevole azione nella protezione della
linea di costa dall’erosione. Al suo interno vivono molti organismi
animali e vegetali che, nella prateria trovano nutrimento e protezione.
Punta di Capo Mortola
La Villa nel 1867, da un disegno di Daniel
Hanbury
rivista il :
28 febbraio 2011