TRADIZIONE
E
FOLCLORE
IN
Riti e manifestazioni della profonda tradizione locale
Le fiere di Molinetto, in Alta Val Bevera
La grande Fiera Agricola di Sospello, in Media Val Bevera
Consegnato
dai conti Ventimiglia ai genovesi, fin dal XII secolo, il luogo di
Sospello venne da questi ripreso in feudo attivo fin dal secolo
successivo, per essere ceduto a Carlo d'Angiò il 28 marzo 1258,
immettendolo così nella sfera degli interessi provenzali, insediatisi
col Trattato di Aix, del 1262.
Nel XIV,
aderendo alla parte guelfa, Sospello osteggiava i villaggi ghibellini di
Val Nervia, divenendo Capoluogo di Vicaria. Dieci anni più tardi
diventava anche Sede della Diocesi scismatica, frazionata da quella
ventimigliese. Con la fine di quel secolo, Sospello accolse importanti
aziende artigianali, affiliate a mercanti di Avignone e di Prato, come
quella posseduta da Francesco di Marco Datini.
Il 2 agosto 1388, era il Conte Rosso,
Amedeo VII, ad acquistare Sospello, che entrava così nell'orbita di Casa
Savoia.
La innata vocazione
di capoluogo, mantiene il ridente borgo assai legato alle esigenze del
territorio, anche se oggi non disdegna la realtà di importante centro
turistico.
A metà settembre, la grande Fiera Agricola è supportata da una festa
rievocativa assai impegnata, dove gruppi autoctoni di musicanti,
evocanti in appropriati costumi, ricreano coinvolgenti atmosfere
ottocentesche e persino medievali, sulla vocazione agreste del luogo.
L'esposizione di animali da cortile e da lavoro, abbinata alla
esibizione di consistenti esemplari dell'agricoltura locale, ne
qualifica la concreta e duratura esistenza .
Molinetto, emporio in Alta Bevera
Nell'antichità, le genti dell'Alta Val Bevera si raccolsero nel luogo di Laménone, oggi scomparso, ma del quale conserva imperitura memoria il venerando Santuario di "La Ménour". Lungo la draira di collegamento con la Bassa Valle, nel XII secolo, i contadini di quei luoghi fondarono un mulino da cereali, sfruttando la forza della rapida Bevera. Attorno al mulino venne a crearsi il popoloso villaggio, che pur avendo riconosciuta la potestà di Sospello, nel XII secolo, ha sempre mantenuto una solerte attività fieristica zonale, vivace ancor oggi.
In
inverno, a Molinetto, una delle attività di supporto era costituita dalla
produzione di ghiaccio naturale, conservato fino all'estate in appositi
silos agresti; per essere portato e venduto agli alberghi di Mentone.
Oggi, a fine agosto, propone tre giorni di festa, tra sagre e concorsi, per
onorare il patrono San Bernardo di Clairvaux, oltre alla Fiera agricola del
14 ottobre.