TRADIZIONE
E
FOLCLORE
NELLE
Riti e manifestazioni della profonda tradizione locale
La coreografica Festa della Lavanda selvatica, a Sant'Agnese
La rinomata Fiera Brocante, a Roccabruna
La grappa distillata a Gorbio e la zuppa al pesto a Castellaro
Già
nel 1258, il poeta trobadorico Bonifaco da Castellaro dava per certo che
i genovesi perdessero molta della loro sovranità sul ventimigiese,
traendone pessimi auspici per i medesimi. L'anno successivo, Carlo d'Angiò
infeudava tutti i territori a Ponente di Ventimiglia, a cominciare
proprio da Castellaro. Il 5 settembre 1622, vi si è svolto un processo
per stregoneria contro cinque donne tra cui Peirineta Raibaudo.
Grande
festa a San Giovanni; a metà agosto, poi la grande Festa della Zuppa al
pesto, per San Bernardo, nel suo santuario agreste, oltre al rito
dell'olio nuovo, nel Frantoio comunale.
Borgo fortificato
dai Ventimiglia, nel XI secolo, Gorbio ha vissuto gli accadimenti
occorsi anche ai borghi circostanti, con l'aggiunta del fatto
capitatogli il 5 luglio 1543, quando gli equipaggi di venti navi del
corsaro Barbarossa, al soldo di Francesco I°, lo depredavano, non
essendo riusciti a far capitolare San Remo.
A Gorbio,
nel mese di maggio,
è da non perdere processione notturna, illuminata da lucerne ricavate
nei gusci di lumaca. In maggio, la Festa del Pane, cotto nell'antico forno comunale. In piena
estate l'articolata Festa Patronale di san Bartolomeo. In autunno la Festa della Grappa, distillata da amatori in piazza, tra un
brulicare di artigiani e produttori di alimenti della tradizione. Inizio
ottobre l'imponente raduno di confraternite di tutta la Contea di Nizza
e di Monaco. In dicembre, "Sagra dei beròudi".
Pur avendo donato Roccabruna ai genovesi, fin dal
1157, essendone stati investiti, i conti di Ventimiglia ne abitarono il
castello almeno fino al XVI secolo, essendosi allontanati dal Comune
ventimigliese, che nel 1185 provvide persino a stanarveli, per dare ordine
alle competenze. Nel 1217, arrivarono a cederlo alla contessa Rosmunda di
Candeasco, che lo voltò ai Vento, sotto ingiunzione dei d'Angiò, che nel
1289 la cedeva a Genova, verso gli Spinola e poi i Grimaldi.
Roccabruna tiene vivo un coreografico rito della
Passione, non mancando di vivacizzare la propria vocazione verso
l'artigianato di qualità, a metà settembre, esaltandolo con la rinomata Fiera Brocante,
mentre si rivolge agli amanti del gusto nel corso dell'assaggio dell'olio
nuovo, a marzo, e con la Festa della Castagna,
a metà novembre.
Il più elevato
dei villaggi litoranei francesi, Sant'Agnese è sorto attorno al XII secolo
ed ha seguito le sorti del comprensorio.
A fine gennaio, la festa patronale ed a giugno
quella di san Giovanni, vengono svolte con opportuna folcloricità, che
arriva alla lode nella seconda metà di luglio, quando una coreografica Festa
della Lavanda selvatica, prevede la messa in opera di alambicchi artigianali
per la distillazione, oltre a fornire spazio per la dimostrazione di molti
mestieri oggi scomparsi.