Il cantiere della
"qualificazione urbana di Ponte San Ludovico va molto a
rilento.
Tanto lento, che intorno riescono a spuntare i denigratori: bottegai
che sanno di aver perduto per sempre i clienti "camperisti" che
parcheggiavano "inqualificatamente"
su tutto il piazzale. Da adesso, riusciranno a parcheggiare soltanto
a ridosso della tettoia francese, realizzando un quadretto d'insieme
non molto edificante. Dove sono i controlli da
parte della Polizia Locale ????
VENTIMIGLIA
...
SENZA CONFINI
PORTA
FIORITA D'ITALIA
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In questo ultimo periodo, considerata la
contrazione di competenze confinarie per il valico, la voluminosa struttura a
copertura della dogana è stata abbattuta, ricavando un piazzale di notevole
vastità, che ha posto in evidenza la pineta ed i giardini che conducono ai Balzi
Rossi, in una macchia incredibile di verde autentico.
Oggi si sta pensando di qualificare l’intera
area, con adeguato decoro urbano e tanto verde di classe, infatti, si è iniziato
a valutare il traliccio metallico del ponte ferroviario che chiude il piazzale a
NordEst, con un pannello dedicato alla Città di Ventimiglia, che recita: “Porta
d’Italia ... dove la bellezza non ha confini”, parafrasando appropriatamente il
ruolo confinario di questo territorio, abbinato ad una bellezza innata, la quale
risulterà sempre presente, finalmente, persino se la manutenzione lascerà a
desiderare.
L.M.
LA VOCE INTEMELIA
anno LXIV n° 2 - febbraio 2010
L’aggettivo fiorita, più che indicare la qualità
dei bordi stradali, interessati dal successivo percorso; era stato individuato
per suggerire appropriato vigore all’industria dei fiori, al loro “mercato”
locale ed anche alla famosa “Battaglia dei Fiori”, tutte caratteristiche
imprescindibili della Ventimiglia di allora.
Proprio in quel decennio dovevano capitare azioni
politiche che hanno decretato la sparizione del mercato floricolo locale, oltre
alla sospensione della famosa “Battaglia”, intanto che sono durate per lunghi
tempi le boutade canzonatorie sullo stato della cura “verde” riservata ai bordi
strada delle cornici di frontiera.
Prima, la cornice di Ponte San Luigi, che fin dal
Sessanta non ha mai goduto di una cura scrupolosa per le aiuole di bordo strada;
ma quando negli Anni Settanta, a partire dal serrarsi della grande curva di
Latte, cominciò a percorrersi la variante piana che conduce al valico di Ponte
San Ludovico, baipassando la collina di Punta Mortola in galleria, la cornice
superiore è stata completamente abbandonata, mentre, è stato necessario
attendere gli Anni Ottanta per creare le aiuole della variante, che hanno
ricevuto delle improbabili palmette e basta, null’altro.
Al sorgere degli Anni Sessanta, l’Azienda
Autonoma di Soggiorno e Turismo di Ventimiglia aveva incaricato il noto
grafico genovese Mario Puppo di illustrare la nostra città in qualità di
“Porta Fiorita d’Italia”.
Il risultato è stato ottimale, quanto semplice. Una strada
ideale, poggiata sul diafano territorio ventimigliese, collega il tricolore
d’Oltralpe con la bandiera italiana, entrambe fiorite, costringendo
all’apertura, forse automatica, un pesante cancello, tutore della Porta
d’Italia.
Locandina di Mario Puppo - 1960