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PROMOZIONE ALLA RIEDIFICAZIONE

DEL BELVEDERE AL CAPO 

      Riprendendo un pensiero apparso su LA VOCE INTEMELIA nei primi Anni Novanta, Mario Palmero, il fondatore del Comitato Centro Storico e del Segundin d’Argentu, dette inizio ad una campagna di sensibilizzazione per la riedificazione del Belvedere al Capo, il monumento edile che aveva caratterizzato la linea panoramica della Città di Ventimiglia, vista dal mare e non solo.

      Era stato inaugurato nella primavera del 1884 e fece bella mostra di sé fino al 1930, poco meno di cinquant’anni. Nel marzo del 1931, il Commissario Prefettizio in carica deliberava la demolizione del monumento, vanto ed emblema della Città. Numerose crepe presentatesi nei ciclopici muraglioni avevano fatto decidere per tale soluzione; anche se qualcuno metteva in campo la tendenza, attribuita al grandioso manufatto, ad attrarre aspiranti suicidi. Forse soltanto per il fatto che avrebbero potuto coinvolgere quanti transitavano nella sottostante ampia curva della Strada Traversa, oggi Via Biancheri.

      Sollevati dal gran peso dell’ampio terrazzo i quattro monconi della base, rimasti al loro posto, ressero molto bene alle colature delle argille presenti sul sito, anche quando, nel 1943, l’occupante esercito tedesco caricò, sotto l’angusto piazzale restante, il non indifferente peso d’una postazione di mitraglia a dissuasione d’uno sbarco alleato verso la foce della Roia. Nel medesimo tempo, per evitare il blocco dell’unica strada che conduceva verso la Francia, il nostro Genio Civile dovette intervenire per abbassare di parecchi metri il culmine della collina franante, mettendo in luce antichi muraglioni difensivi.

      Pare che la sensibilizzazione principiata da Mario Palmero abbia lasciato i suoi frutti. Infatti, da qualche tempo si torna a parlare della possibilità di ricostruire il Belvedere del Capo, in considerazione dei moderni sistemi edilizi, idonei a sistemare una struttura autoreggente su quel sito ballerino, per poi fasciarla solo esternamente di mattonelle, che diano l’idea di massi ciclopici, a ricostruire soltanto visivamente i massicci muraglioni della struttura ottocentesca.

                                                                   LA VOCE INTEMELIA anno LXXIV n. 3  - marzo 2019

 

 

                            Fronte, visto da Piazza Marconi                                                        Fronte, visto da Via Trossarelli

                            Lato Ovest, da Via Marconi                                                              Lato Est, dal LungoRoia G. Rossi

 

U CAVU - il Belvedere del Capo

 

 

RIPORTIAMO GLI OLMI IN PIAZZA CATTEDRALE