VIABILITÀ INTEMELIA
DA METÀ OTTOCENTO
Lunedì 11 dicembre 1871, un treno di prova, con ingegneri collaudatori a bordo, ha percorso l’intera linea ferroviaria da Palmignola a Ventimiglia, valutando l’efficienza delle gallerie e ha terminato l’impegno misurando i carichi dei ponti da Oneglia a Ventimiglia. Lo stesso giorno un treno di prova, con ingegneri francesi, partiva da Ventimiglia per Mentone e il Varo”.
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Nell’anno 1872, dunque, la strada ferrata ha collegato Ventimiglia col resto del mondo, cambiando notevolmente il tenore di vita dell’intera Zona Intemelia, già che, soltanto quindici anni prima, quindi a Metà Ottocento, la viabilità carrozzabile attorno a Ventimiglia era pressappoco inesistente.
Il ponte carrozzabile sul Torrente Nervia è stato costruito a partire dal luglio del 1852, il nuovo ponte stradale sulla Roia è stato percorribile dal settembre del 1867, sostituendo il vecchio, seicentesco, distrutto da una piena nel 1861.
LA CARROZZABILE LITORANEA
Fino al 1836, l’unica strada litoranea ininterrotta tra Sanremo e Mentone era ancora la Via Iulia Augusta; si, proprio la strada romana che, in carenza di opportune manutenzioni, per alcuni tratti era ridotta a poco più d’un sentiero.
Avendo vissuto in maniera diretta l’impercorribilità di quella antica strada, in occasione del transito con la propria armata per dare inizio alla sua vittoriosa Campagna d’Italia; coi decreti di settembre del 1805, Napoleone imperatore varava la costruzione della “Strada di Cornice” da Nizza a Ventimiglia.
Nel 1811, quella strada era poco più che tracciata da Mentone a Bordighera. Nel 1814, con la cessione dei nostri territori al Re di Sardegna, i lavori sulla strada di cornice proseguivano stancamente.
Nel 1826, il re sardo Carlo Felice stava dimorando in Nizza; quando la regina Maria Cristina, desiderando andar da Nizza a Genova, avrebbe preferito farlo rigorosamente via terra, ordinò il compimento di molti tratti strategici della “Strada della Cornice”, che portarono a buon punto i lavori iniziati da Napoleone, raccordandosi però sempre ai tratti migliori della Iulia Augusta.
Nel 1836, a Nervia, i lavori di sterro per realizzare la strada carrozzabile litoranea, eliminarono la struttura muraria basale dell’antico tempio di Diana; edificio che avrebbe retto le funzioni di Cattedrale cristiana, fino all’VIII secolo.
Nell’ottobre del 1853, in Ventimiglia, era deliberata la costruzione della Strada Traversa, dal Ponte del Borgo alla Ridotta dell’Annunziata; completata il 5 luglio del 1857.
Nel 1899, veniva coperto il vallone Resentello, dalla Piccola velocità della Stazione ferroviaria alla costruenda via Roma, che da quel punto portava al Ponte sulla Roia. Si terminava anche il rettilineo della “Strada di Cornice” tra il Vallone e il Gasometro di Nervia, ora corso Genova.
LA CARROZZABILE DI VAL NERVIA
La costruzione di quella che oggi è la Strada Provinciale di Val Nervia, innestata sulla Strada di Cornice appena sotto Collasgarba, veniva progettata nel 1846, a dieci anni dall’apertura al traffico carrabile della litoranea.
Il Prefetto di allora rivelava:”Ad eccezione dei paesi toccati dalle due strade nazionali, ben pochi sono i comuni della provincia cui si possa accedere con i carri; le popolazioni delle nostre montagne, se non avessero la risorsa dell’emigrazione, sarebbero condannati a deperire sotto i continui sforzi, alimentati solamente dai non svariati prodotti del suolo nativo, non suscettibili di scambio per mancanza di strade”.
La strada carreggiabile consortile della Valle Nervia veniva messa in cantiere nel 1867, cosicché nove anni più tardi, nell’anno 1876, giungeva ai piedi del Monte Toraggio, aprendo all’arrivo di carri e carrozze nei cinque villaggi di fondovalle, compreso Buggio.
Rocchetta, Apricale e Castelvittorio dovranno attendere ancora parecchi anni, ma la relativa vicinanza di una carrabile, migliorava già la situazione precedente, anche nei loro confronti. In attesa della loro carrabile, la strada mulattiera che li raccordava col fondovalle diventava una connessione importante per i loro trasporti.
LE CARROZZABILI DELLE VALLI MINORI
Perché una strada carrozzabile raggiungesse Perinaldo, percorrendo l’intero fondovalle del Verbone, per poi inerpicarsi fino a quel borgo di crinale, bisognò attendere il 1897. Nel primo decennio del Novecento anche Vallebona, e poi Seborga, ottennero il congiungimento. A queste, si possono aggiungere le carrozzabili della Barbaira e del Merdanzo, fino a Baiardo, come anche la breve bretella fino a Castelvittorio
La carrozzabile della Bassa Val Bevera, fino a Torri, venne costruita a partire dal 1890, Olivetta che era stata frazione di Piena, ottenne la carrozzabile nel Novecento inoltrato.
In precedenza, soltanto le mulattiere tra villaggio e villaggio, scavalcando monti e valli, concedevano contatti, permettevano viaggi, anche lunghi. Per recarsi nei borghi di Val Nervia, da Ventimiglia, ci s’inerpicava sulle colline di Siestro e di Ciaixe, per quanto possibile ci si manteneva sul crinale, oggi chiamato “Alta Via”, salvo poi discendere, con la mulattiera più confacente, verso il villaggio d’arrivo, magari scendendo in fondovalle per riprendere il crinale in salita lungo le valli minori, in sponda sinistra, verso i borghi vallivi di Levante.
Per inoltrarsi in Val Roia, verso il Colle di Tenda e il Piemonte, era necessario elevarsi in crinale fin da Monte Pozzo, attraverso il Passo dello Strafurcu, per raggiungere Collabassa, da dove si poteva proseguire verso Piena e Sospello; ma da dove, calando nel fondovalle della Roia, raggiunta Airole, si risaliva in crinale, sia verso Saorgio, Breglio e Tenda, sia lungo il crinale degli Abegli, verso la Valle Nervia o il crinale verso il Saccarello ed il Piemonte monregalese.
LA CARROZZABILE DI VAL ROIA
La viabilità carrozzabile in Val Roia fa storia a se. Fin dal 1591, il duca Carlo Emanuele faceva tracciare una strada, lungo il corso della Roia, dal Colle di Tenda fino alle Gorges di Saorge, che però non era del tutto carrozzabile.
Terminati i lavori sulla strada del Colle di Tenda, fino a Breglio, nel 1789, questa era così diventata una vera carrozzabile, fino a Nizza, passando per L’Escarena. In quegli anni, il futuro Presidente degli Stati Uniti d’America Thomas Jefferson, allora ambasciatore a Parigi; in un suo viaggio nel Sud della Francia, passando da Ventimiglia:”… qui raggiungemmo il Fiume Roia che dopo aver ricevuto la acque del ramo su cui sorge Sospello (Bevera) conduce al mare a Ventimiglia. La Roia è larga circa dodici iarde, e abbonda di trote maculate. Se si facesse una strada da Breglio lungo la riva della Roia fino a Ventimiglia si potrebbe convogliare il commercio di Torino verso questo luogo, piuttosto che verso Nizza, perché si eviterebbe almeno la metà delle difficoltà del passaggio”.
Fin dal 1811, Napoleone aveva decretato l’apertura di una carrozzabile in Val Roia, progettandola per il tratto ventimigliese; progetto che, nel 1814, venne ripreso dall’ingegnere Giacomo Agostino Brusco, che predispose grandi lavori stradali, sia verso la Val Roia, sia lungo la Riviera.
Per unire con carrabile Breglio alla Strada di Cornice, toccando Airole, bisognerà attendere l’anno 1884, quando la carrozzabile della Val Roia, poteva essere percorsa nella sua totalità, avvalendosi anche dell’uso parziale della galleria di valico. Fino a quella data, a Breglio si arrivava soltanto attraverso i crinali, dal Passo dello Strafurcu.
LE CARROZZABILI PER LE FRAZIONI VENTIMIGLIESI
Nel 1890, si dette inizio alla costruzione della carrozzabile che da Porta Piemonte portava a Bevera, passando per Maneira. Qualche anno più tardi, quella carrozzabile raggiungerà Calvo e Torri.
Nell’agosto del 1897 si lavorava ad una carrozzabile per andare ai Carletti, in Val Latte, terminata a dicembre. Nel maggio 1899 si lavorava all’apertura della strada per San Bernardo, a partire dal Funtanin,
Nel gennaio del 1904, si lavorava alla carrozzabile che dall’argine presso il Mattatoio si raccordava con la strada di Maneira, portando a Bevera, quella che oggi, con la galleria del Poggio, porta anche in Francia.
Nel 1922, si costruiva la strada carrozzabile che dalla Caserma Gallardi porta a San Bernardo, chiamata via Sant’Anna. Questa strada, nel 1924, continuava tra San Bernardo, Castel d’Appio e San Lorenzo, proseguendo per allacciare Sant’Antonio e la strada del vallone di Latte.
Nel 1932, i militari dettero inizio alla costruzione delle carrozzabili di crinale in Val Roia, così come quelle tra Roia e Nervia, corredandole di bretelle al servizio delle frazioni.
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Nel 1898, la galleria ferroviaria sotto il Colle di Tenda era già ultimata, nel 1906 iniziavano i lavori sulla ferrovia di Val Roia; che verrà inaugurata martedì 30 ottobre 1928.