NEL NOSTRO PICCOLO
animali sconosciuti intorno a noi
CEBRIO DELLA PIOGGIA
di Giancarlo Castello
Praticamente sconosciuto alla gente e ignorato nei vari studi zoologici moderni, possiamo considerarlo non solo una curiosità, ma anche un patrimonio di cultura locale. Chi ha un’antipatia verso gli insetti, provi un momento ad accendere l’attenzione su questo curioso coleottero ventimigliese. Spesso ci trastulliamo nel descrivere le diversità tra l’uomo e la donna, dimenticando che si tratta di un disegno naturale. Se osserviamo il nostro insetto, scopriamo addirittura due mondi separati. Diversi tra loro, il maschio e la femmina del Cebrio gigas (così è nominato negli ambienti scientifici), si presentano: l’uno come un robusto insetto, molto convesso dorsalmente, color legno rossiccio, con antenne e zampe lunghe; l’altra con le ali a mezz’asta, come se portasse il frack. Anche le zampe e le antenne sono “mini”, queste ultime ridotte a due spezzoni. Tale marcata diversità morfologica è detta “dimorfismo sessuale”. Ma, in questo caso, non è tutto. La femmina, incapace di volare, dopo lo sviluppo larvale, che avviene sottoterra in diversi anni, continua a viverci per sempre. Il suo cibo, come quello delle sue larve (bruchi abbastanza robusti), sono le sostanze vegetali che trova là sotto. Il maschio invece vola libero per i cieli e si nutre di essenze. Le loro esistenze divise lasciano comunque posto al miracolo della vita, incontrarsi è un attimo, sempre nello stesso modo e nelle stesse circostanze. Sembra quasi un ritornello di una vecchia canzone ... “come pioveva”, dicevano le romantiche parole ... Dopo un acquazzone, ma solo passato il ferragosto e fino alla fine di novembre la femmina si degna di presentarsi al mondo esterno. Ma non completamente. La terra è umida di pioggia e i maschi, speranzosi, scrutano in basso, volando a pochi centimetri da terra. Lei fa la ritrosa, evidentemente, perché si limita a far emergere dal terreno le sue parti posteriori. Lui senza vederla neppure negli occhi, in quella specie di romantico pantano, adempie ai suoi doveri coniugali ... Il nostro animaletto è compreso tra le duecentocinquanta specie di Cebrio del mondo, e suscita un po’ di tenerezza il suo piccolo pezzo di esistenza a noi sconosciuto che, volenti o nolenti, ci appartiene. LA VOCE INTEMELIA anno LVIII n. 5 - maggio 2003 |
Larva di femmina del Cebrio della Pioggia