Nel
1974, con l'istituzione
del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, che oggi si chiama
Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
lo Stato cercava di mettere ordine e favorire l'attività di recupero
e di salvaguardia di tutti quei materiali e tratti di territorio,
che fanno della nostra Italia il più grande museo a cielo aperto del
Mondo, con l'istituzione delle
Soprintendenze, dalle varie
competenze.
Sul nostro Ponente Ligure, le
Soprintendenze sostituirono il lavoro condotto per anni
dall'Ente Monumenti Intemeli e dall'Istituto Internazionale di Studi Liguri, del professor Nino Lamboglia, ampliandone l'interesse su campi ancora intoccati, ma
lasciando comunque inalterata la ricerca approfondita e strutturale,
della quale il Ponente ha ora impellente necessità.
Soprintendenza bibliografica per
la Liguria
Le Soprintendenze, istituite nel
1919, erano uffici dipendenti dal Ministero della Pubblica
Istruzione, le cui competenze, nel 1972, passarono alle Regioni.
Svolgevano funzioni
di tutela e sorveglianza sul patrimonio bibliografico posseduto
dalle biblioteche non statali, con particolare attenzione a quello
raro e di pregio, e funzioni di coordinamento e sviluppo e di
promozione della lettura.
La Regione si
ripromette di riordinare la documentazione dell'archivio storico
regionale, per inventariare e mettere in rete i contenuti di tutte
le biblioteche.
A quando
l'inventario standard dell'Aprosiana ?
In un ampio servizio apparso sul quotidiano “La
Repubblica” del 9 settembre il neo Presidente per i
beni archeologici della Liguria dott. Filippo Maria
Gambari, fresco di nomina del Ministero, ha
evidenziato il desiderio di valorizzare per davvero
le due aree “regine” della Liguria : Luni e
Ventimiglia da renderle fruibili in una logica
moderna, ….. dai book-shop alle attività
didattiche, alle caffetterie; i servizi aggiuntivi
sono anche fonti di finanziamento.
Dalle postazioni multimediali alle visite guidate
oltre che all’installazione dei pannelli
fotovoltaici sulle tettoie degli scavi per
raggiungere l’indipendenza economica. Un’altra
proposta per il 2011: rilanciare e potenziare
l’archeologia subacquea.
19/10/2009
Come avrete notato, qui a fianco, i ritardi realizzativi
nell'attività delle Soprintedenze in generale, sono sempre in vita.
Ogni tanto, un annuncio positivo, fa ben sperare, ma puntualmente
poi non si avvera-
Invece, nel campo dei Beni Archeologici, dobbiamo rilevare la
chiusura delle visite guidate, per carenza di personale, nella Zona
Archeologica di Nervia. Si prevedono soltanto visite su opportuna
prenotazione. Sempre avanti .....
16/11/2009
COSA ACCADE NELLA
"CITTÀ NERVINA"?
E siamo
nuovamente "punto e a capo". La "Luna di Miele" nella produttività della
nuova gestione di Soprintendenza per la Zona Archeologica di Nervia pare
si stia avviando verso le "nebbie" e l'inefficacia che da sempre
caratterizzano quel sito.
Innalzata l'invasiva passerella metallica in sostituzione di quella in
legno, ancora efficace ma non sicura a detta dei regolamenti; il
contesto si è rifugiato nella mera conservazione.
La
collaborazione con il Civico Museo Archeologico "Girolamo Rossi" si è
improvvisamente raffredata, costringendo quella struttura a estenuanti
proroghe nei progetti incamminati.
Giornalisti del tutto qualificati si sono mostrati interessati a
diffondere i risultati forniti dal "drone", cozzando nel ben congegnato
muro di gomma dell'inerzia di mantenimento.
Non
facciamo che l'estraneità dell'Archeologia nervina verso la città che la
rende possibile possa tornare ai livelli d'un recente insulso passato,
magari cercando di affinarne i metodi!
L.M.
LA VOCE
INTEMELIA anno LXVIII n. 11
- novembre 2013