Il sito del Poggio, che avrebbe potuto contenere Torre Nova, è stato
oggetto di ampi stravolgimenti nel corso dell’ultima Guerra. Truppe
tedesche avevano costruito un poderoso bunker in cemento,
all’interno dell’altura, costruzione che è stata parzialmente fatta
saltare, nell’immediato dopoguerra, trascinando con se un buon
settore di collina.
L.M.
Una porta medievale, posta a guardia di una disagevole strada dalla
Francia, avrebbe potuto svolgere il suo compito anche se fosse stata
elevata la metà dell’altezza con la quale appare oggi. Anzi,
dalla soletta di un terrazzo a sette, otto metri d’altitudine,
l’efficacia dei difensori avrebbe potuto essere superiore, sugli
attaccanti avanzanti per la strada in salita.
Allora, perché Porta Canarda è stata costruita alta una decina di metri,
quando invece a sette metri d’altezza, addossato alle pendici del
Poggio, è stato posto il passaggio che dalle falde del Colle permette di
accedere alle scale interne, verso i piani superiori della torre ?
Solo dal terrazzo sul piano superiore della Canarda, coperto
nel XVI secolo,
si riesce
a risolvere il perfetto contatto ottico con il sito dove potrebbe esser
stata costruita la “Torre Nova”, segnalata da documenti del 1350, ma
finora mai ritrovata. Torre Nova, dalla sua presunta postazione sul
Poggio, anche con un’altezza non eccessiva, avrebbe risolto il contatto
ottico fra Forte San Paolo e Castel d’Appio, come avrebbe potuto
rilevare anche il Forte del Capo e la vista su tutto il tratto terminale
della Roia, fino alla foce. Intanto, Forte San Paolo che fungeva da
fortilizio centrale, possedeva i contatti ottici naturali con le Mura
sulle Maure, la Porta delle Asse e la dogana dello Strafurcu.
Porta
Canarda
Castel
d'Appio
Porta del Vallo
Hotel
"LA RISERVA"
Il baluardo naturale che,
da Castel d'Appio a Porta Canarda, isola da Ponente il
territorio di Peidaigo,
LE
MURASSE DI PONENTE
Per ottemperare alla trasmissione ottica, tra i due
fortilizi e Porta Canarda, altrimenti fuori vista, i genovesi
progettarono una "Torre nova", da situarsi su "il
Colle",
l'altura retrostante il Forte del Colle, sito sul Poggio. La Torre nuova sarebbe
stata il cercato tramite visivo, oltre a badare al controllo della strada di crinale verso il Valico di
Sant'Antonio ed il Passo dello Strafurcu, ossia, la strada dal
Piemonte. Con la determinazione
di occupare definitivamente Ventimiglia, nel 1221, i
genovesi avevano costruito le mura di Levante, sulle Maure,
per isolare la città dal suo Contado; mentre a Ponente,
escogitarono un complesso di costruzioni militari per
usufruire del baluardo naturale che isola il territorio di
Peidaigo dalla Vallata del Latte.
LA
TORRE NOVA
L. M. -
dicembre 2006 -
La Voce Intemelia
NOTE:
Rilevamento della
comunicabilità visiva fra i due fortilizi e Porta Canarda,
attraverso la Torre Nova
La Porta del Vallo, sulle
pendici Sud di Castel d'Appio
La prima sezione del
camminamento sul Vallo, che conserva tratti dei muretti di
contenimento, originali
Castel d'Appio
ø
Porta del Vallo
Una Porta situata sulle Mauře, a quota 50, a meno d’un
centinaio di metri dall’attuale bivio sulla mulattiera per
San Giacomo, controllava i passaggi a Levante, un’altra
Porta, nel Vallone, poco distante dal luogo dove sorge oggi
il cavalcavia controllava le Asse, completamente allagate.
Queste Porte, nel tempo presero il nome di “Portasse”, fino
a quando l’ultima venne demolita nel 1972, per transitare
verso il costruendo condominio dei ferrovieri. Sul lato a
Levante della Bastida, avevano allestito un attracco
provvisorio, corredato da un fondaco per i loro
approvvigionamenti, rimasto nella tradizione col toponimo
a Fundega, mantenuto da quel sito, mentre sull’altura
asciutta alle falde delle Mauře, protette dalle mura
sovrastanti, vennero edificate le baracche per il perdurante
accampamento genovese, che assunse il toponimo di “Cabane”,
esistente ancora nel XVIII secolo.
EVENTI
STORICI RELATIVI
Nell’anno
1158, a seguito dell’occupazione avvenuta nel 1140, i genovesi
consolidavano la loro presenza con l’erezione di una fortezza
detta Castel d’Appio, sui resti di un castellaro d’epoca
preromana. Anche la costruzione di un primo nucleo del
Castelvecchio, o Forte del Colle, sull’altura a cavaliere della
città è del periodo; come lo è il bastione di Porta Canarda, ad
esclusione della struttura successiva della torre, costruita
superiormente nel 1221. Passando per Ventimiglia un nunzio
imperiale, disapprovava la costruzione del castello genovese ed
istigava i cittadini a raderlo al suolo, rivendicando le libertà
che Genova otteneva di soffocare, subito dopo, inviando una
ambasceria al Barbarossa.
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Nell'ottobre del 2009, il sito che contiene i ruderi di Castel d'Appio ha cambiato proprietario. Da quel momento il degrado verde, che caratterizzava la zona, ha cominciato a dissolversi. Sono stati intrapresi accurati lavori di adeguamento, tra i quali una opportuna viabilità d'accesso. I ruderi sono stati ripuliti e forniti all'interno di impalcature praticabili.