Navegà a veřa
Per tutto l’Ottocento, molti ventimigliesi hanno lavorato in marineria, prevalentemente navigando su barche e navi a vela, sia nel piccolo cabotaggio costiero, sia imbarcati sui grandi velieri transoceanici. In quel tempo, la gente di mare possedeva un variopinto vocabolario di settore, rigorosamente popolaresco, semmai leggermente diversificato da regione a regione.
Per lavorare in marineria era indispensabile conoscere i termine del materiale utilizzato, dal nome della grande struttura a quello del piccolo accessorio, con l’intento di riuscire a capirsi immediatamente, nelle manovre, soprattutto durante i ricorrenti fortunali.
Si conosceva ogni termine, nelle operazioni per scandagliare il fondo, o quando si teneva sotto osservazione il mare per prevenire gli ostacoli galleggianti, gli scogli, le secche e ogni altro pericolo. Osservando la superficie del mare, il suo colore, le increspature e il modo in cui le onde si frangono, ascoltandone il rumore; si scrutava l’orizzonte per studiare il tempo e prevederne gli eventuali cambiamenti. Praticando invece la pesca, da quei segni si possono riconoscere i punti cospicui lungo la costa.
Ecco una raccolta di termini marinareschi locali:
Gozzo con vela latina Brigantino goletta Caravella
Barchi e velieri
in ventemigliusu
bàrcu a véřa barca a remi con la possibilità di alzare la vela
nàve a véřa veliero - nave che usa come mezzo di propulsione la vela
derìva imbarcazione da regata, non abitabile
acazìa antica nave mediterranea con due o tre alberi a vele quadre e, in seguito, a vele latine
bàssu bòrdu veliero avente l’opera morta molto bassa
bòvu piccolo veliero con albero a calcese quasi al centro, a vela latina, con piccolo albero a poppa con randa
brigantìn guřéta goletta con vele quadre al trinchetto, conosciuta anche come: scùna
grossa nave veliera mercantile molto accastellata, per trasporto oceanico di mercanzie, nel XV secolo /MC
brigantìn veliero a due alberi con vele quadre e bompresso con fiocchi, con talvolta, una randa alla maestra | brigantin a pàlu: con in più un albero di mezzana con vele auliche - brigantin guléta: con le vele quadre a prora, vele auriche a poppa e bompresso | /MC
Deriva da regata Galeone
caràca grossa nave veliera mercantile molto accastellata, per trasporto oceanico di mercanzie, nel XV secolo /MC
caravéla nave a vela da traffico del XV e XVI secolo
crippér nave a vela transoceanica, con tre o quattro alberi a vele quadre, di forma molto slanciata
cürveta media nave a vele quadre, con una ventina di cannoni - nave di scorta ai convogli
cùttre cutter - piccola nave a vela dotata di ampia velatura, molto manovriera
dùi arburi nave a vela con due alberi come la goletta
feřüca veliero a due alberi verticali a calcese con vele latine e senza fiocco
fregàta nave da guerra dei secoli XVIII e XIX, sostituita dall’incrociatore. Armata con una sessantina di cannoni, sia in batteria che in coperta, tre alberi a vele quadre. Il nome è stato usato per indicare una nave scorta attuale.
Corvetta Leudo ligure Sciabecco ligure
füsta nave corsara molto veloce /MC
gařeòta galea di piccole dimensioni e forme sottili con due alberi, al centro a vele quadre, a poppa a vele di taglio; a prora mortai.
gařeùn nave a vela da guerra che, nel XVI secolo, diede origine al vascello per la navigazione oceanica; attrezzato con bompresso e tre o quattro alberi verticali, i due prodieri a vele quadre, gli altri a vele latine, armato con trenta cannoni.
giùnca bastimento a vela usto nei mari della Cina
guřéta goletta - bastimento a vela attrezzato, con bompresso e due alberi leggermente inclinati a poppa, con vele auriche.
làudu leudo - specie di nave a remi e vela /MC
mìsticu tipo di veliero non ben definito di ottanta tonnellate
nàve rùnda veliero da carico nella Marina del Medio Evo
naveçè navicello - veliero a due alberi e bompresso con un solo fiocco, col trinchetto molto a prua ed inclinato a prora, ha una vela di taglio trapezioidale; la maestra è al centro con vela latina o randa e controranda.
Scuna Nave galea
puzéiru poggiero - veliero che, a causa dell’equilibrio velico e delle forme dello scafo, tende a venire alla poggia, senza che il timone venga manovrato.
ràsu veliero col ponte di coperta poco elevato dall’acqua
schìpre nave a goletta
sciabécu sciabecco - veliero con tre alberi verticali: trinchetto e maestra a calcese con vela latina, mezzana con randa, non porta fiocchi
scùna schooner - nave mercantile del XV secolo
slüpu sloop - veliero da diporto attrezzato come il cutter ma senza trinchettina
tàrida nave a vele latine, che dette origine alla tartana /MC /MT
vascéřu grande veliero da battaglia, tra i secoli XVI e XIX, derivato dal galeone
vascéřu fantàrsma nave leggendaria obbligata a navigare senza posa
veřaçé velacciere - tipo di veliero con tre alberi e bompresso: trinchetto a vele quadre, maestra e mezzana a vele latine
vinaçéira vinacciera - nave adibita al trasporto del vino | scùna vinaçéira |
VELIERO ALBERATURA
l’arberaüra alberatura - insieme degli alberi di una nave con tutte le loro forniture
l’arbéru albero - fusto di legno o di acciaio destinato a sorreggere i pennoni o altra sistemazione di vele | arbéru de trinchétu / a. de maìstra / a. de mezàna / a. de bumpréssu / a. de furtüna / a. au carçé / a. a pibru / a. a treipé / a. a tralìssu |
l’arberétu parte superiore degli alberi a vele quadre
àrberu militàre albero di una nave da guerra, che può avere caratteristiche diverse da quello di una nave mercantile. Fra il 1880 ed il 1910, l’albero militare aveva ampie coffe per postazioni di mitragliatrici. Dopo il 1910, aveva attrezzature per la direzione del tiro. Oggi l’albero si limita a sostenere il padiglione radio, il radar e le sagole per i segnali.
arbéru a pìbru albero a pible - albero di un pezzo solo, senza coffe e crocette con risalti per gli incappellaggi
bumpréssu albero che sporge in avanti, dalla prua, per ammantarvi le vele di taglio
trinchétu albero prodiero di un veliero a più alberi - il pennone più basso dell’albero di trinchetto - tutte le manovre correnti e dormienti riferite all’albero di trinchetto.
àrberu de gàgia parte dell’albero di maestra immediatamente superiore al tronco maggiore
àrberu de maìstra l’albero più vicino alla sezione maestra, solitamente il più alto
pàlu albero poppiero, a vela di taglio, di veliero che abbia gli altri alberi a vele quadre | brigantìn a pàlu / guřeta a pàlu |
mezàna mezzana - albero di poppa con tre alberi, o due alberi ed il poppiero all’estremo
tralìssu traliccio - albero di nave militare destinato a sostenere le antenne elettroniche
treipé tripode - albero di nave militare di tre montanti tubolari riuniti in coffa
autéssa de l’arberaüra dal pomo alla superficie del mare
autéssa de l’àrberu dal pomo al piede dell’albero
parti dell’alberatura
anchina fune fra le costiere dell’albero di una nave /MC
bastùn qualunque pertica che serve a prolungare un albero o una penòla.
bòma asta di legno di dimensioni appropriate all’albero su cui viene innestata con un perno; dall’altra parte è libera e può rotare inserita nel lato o nell’angolo inferiore di una vela da aprire al vento
brigantìna la randa dell’albero di poppa nei velieri che la hanno anche in prora
carçése estremità dell’albero attrezzato a calcese, dove è sistemata la puleggia per la quale passa la drizza della vela
carté angolo che una manovra fissa, su un albero di veliero, fa con la verticale | da’ carté ae sàrtie |
ciàve spranga di ferro a sezione quadra, passante attraverso la rabazza di un alberetto e dell’albero di gabbia, per sostenerlo sulle costiere della coffa o sulle barre della crocetta.
ciavéta piccolo cuneo metallico, infilato per impedire lo sfilamento di una chiave
contramezàna vöřànte sull’albero di mezzana è il pennone la cui vela quadra si borda alzando il pennone medesimo
contramezàna il secondo pennone dal basso e relativa vela quadra dell’albero di mezzana, detta contramezàna fìssa
contrapìcu piccolo picco a poppa delle crocette dell’albero poppiero dove viene inalberata la bandiera nazionale
contraveřaçìn il più alto pennone dell’albero di trinchetto e relativa vela
contraveřàssu il più alto pennone dell’albero di maestra e relativa vela
cügni d’ê scàsse cunei interposti fra il vano della scassa ed il piede dell’albero maggiore
cuřumbé l’estremità compresa tra la coffa e la testa di moro, del fuso maggiore o di gabbia dell’albero
custéira traversa di legno duro sistemata sul colombiere dell’albero maggiore per sorreggere la coffa
eventàiřu ventaglio - orientamento dei pennoni di un albero in modo che formino angoli diversi con la linea di chiglia, così da sfruttare al massimo il vento, aumentando la superficie portante delle vele più alte.
gartela galtella - ognuno dei due pezzi imperniati all’estremità del tronco maggiore di un albero, che sostiene la costiera sulla quale poggia la coffa, detta anche: maschéta.
gùřa d’a rabàza incavo praticato nella rabazza d’un albero per passare il cavobono
gùřa d’u bòma incavatura del picco o del boma con la quale si adatta all’albero
in crùxe pennone da vela quadra orientato perpendicolarmente all’albero
incapalàgiu attrezzatura di anello con ghiere, per unire fra loro i vari tronchi di un albero, onde fissare in testa d’albero, o tronco d’albero, le manovre dormienti che concorrono al suo sostentamento e fissare alle varée dei pennoni le manovre per il loro orientamento.
incàstru unione di un pezzo d’albero ad un altro, per riparare il primo
lantérna l’estremità inferiore di un albero di gabbia o di un alberetto, con sezione poligonale
lapàza rinforzo in legno che si da volta solidamente ad un pennone od albero che abbia una incrinatura, detto anche: lampàza
màscciu de l’àrberu estremità superiore od inferiore di un albero di veliero, che è sagomato a parallelepipede. Nel tronco maggiore quella superiore si incappella nella testa di moro, mentre l’inferiore si fissa nella scassa. Nell’albero di gabbia, l’inferiore rimane in potere delle costiere della coffa; nell’alberetto di velaccio rimane fra le crocette, nel tronco maggiore di bompresso fra le apposite bitte.
mìcia miccia - l’estremità inferiore di un albero di nave, sagomata in modo da entrare nella scassa del paramezzale
redànça redancia - anello dove scorre una cima protetta
padigliùn insieme degli stralli e delle sartie che sono incappellate negli alberi dei velieri | àutu padigliùn: quello dell’alberetto / p. de gàgia: dell’albero di gabbia / bàssu p.: quello del tronco maggiore / p. d’a ràdiu: l’insieme dei fili che costituiscono l’aereo radio |
pasciénsa pazienza - cavigliera su tre facce di un parallelepipede, posta ai piedi di ogni albero. Ogni faccia comprende una fila inferiore di bozzelli a molinello ed una superiore di caviglie che radunano le manovre correnti dell’albero.Le caviglie colgono a duglia i tiranti.
péntene pettine - traversa metallica con due assiciole che si infilano in appositi fori della mastra dell’albero, per fissarlo
penùn pennone - asta in uno o più pezzi, con un ringrosso al centro ed una rastrematura ad ogni estremità, sistemata a croce sull’albero per sostenere una vela quadra. Delle parti ed attrezzature del pennone fanno parte: canài / ghìde / fighéire / tröza / varéa / amantìgli / bràssi / drìssa / incapelàgi / marciapéi.
penùn de gàgia pennone che porta la seconda vela, a cominciare dal basso, dell’albero di maestra
penùn de maìstra pennone al quale è inferita la vela di maestra
penùn de mezàna pennone più basso dell’albero di mezzana se ha le vele quadre; non porta nessuna vela perché serve a tenere tesa la vela superiore, è detto anche: véřa séca.
penùn sécu pennone privo di vela
pìcu asta appoggiata ad un albero, rimanendo inclinata rispetto ad esso, sorretta da drizze e amantigli, ed orientabile con venti.
rabàza rabazza - la parte inferiore di un albero di gabbia o di un alberetto, che si unisce rispettivamente al colombiere del tronco maggiore o dell’albero di gabbia. | ciàve de rabàza |
racàzu passate in cavo per stringere la trozza di un pennone quando si incrocia all’albero
scàssa il solido alloggio nel paramezzale della miccia dell’albero, che trasmette alla nave, con le maestre, lo sforzo esercitato dal vento sulle vele.
sérpa spazio triangolare sull’estrema prora ove l’albero maggiore di bompresso ha l’alloggio della miccia
senàře senale - asta di legno che viene applicata a contatto del tronco maggiore dell’albero di mezzana di un veliero ed a poppavia di esso, dove scorre la gola del picco mobile dell’albero.
spigùn asta che si pone in prolungamento di un albero o di un pennone, o fuori dalla prua, per sostenere una vela | spigùn d’u pulacùn |
strüssa asta disposta diagonalmente alla vela a tarchia, fissata al punto di penna e dall’altra parte ad un paranchetto sull’albero, per tesare la vela.
surspensù sospensore - sistema con il quale viene sospeso ognuno dei pennoni all’albero di veliero a vele quadre
tésta d’àrberu l’estremità superiore di ogni albero
tésta de mòuru armatura metallica che collega due tronchi d’albero, munita di due alloggi
tròssa trozza - collare metallico che serve a sistemare un pennone o la gola di picco all’albero
trùncu tronco maggiore - la parte inferiore di un albero di nave, quando è composto da più pezzi
giscaséca verga secca - il pennone più basso dell’albero di mezzana, non dotato di vela
véřa vela - superficie in tela olona in ferzi uniti con cuciture, costruita a regola d’arte in modo da essere applicata all’alberatura di una nav o di una imbarcazione, così da provocare,con l’azione del vento su di essa, lo spostamento della nave. | v. càdre / v. de tàgliu / v. latìne / v. auriche // v. a tàrchia / v. au térzu / v. au càrtu / v. Marcùni / v. de stràlu // v. maìstra / v. trinchétu / veřàssu / fiòcu |
TIPI DI VELE
latìna vela di taglio triangolare con lato prodiero inferito ad una antenna
fiòcu vela di taglio sistemata a prua dell’albero verticale prodiero, inferita con canestrelli ad uno strallo tesato dall’alto al basso, fra l’albero prodiero e quello di bompresso
rànda vela aurica a forma trapezioidale che viene inferita nella parte più alta ad un’astaclinata, detta picco, e distesa inferiormente sulla boma, nella estremità della quale passa la scotta.
artimùn vela usata nel Medioevo o vela di gabbia
àuřica vela di taglio a forma trapezioidale
auxelìna vela di bel tempo, corrispondente all’antica gagiöřa o alle vele di strallo
bastàrdu la vela latina di maggior dimensioni della galea - manovra anormale nell’imbroglio delle vele
bisdòssu aggiunta di una vela a babordo, col vento in poppa, in modo che non tolga il vento a quella prodiera
bùrda la seconda vela latina delle galee, dopo il bastardo
carbunerìa la vela di taglio inferita sullo strallo di gabbia, detta anche cavàla
càrtu quarto - vela aurica a forma di trapezio, inferita ad una penola che si alza all’albero ad un quarto della sua lunghezza | àu càrtu |
cavaléta vela di strallo fra l’albero di maestra e quello di mezzana
çivàda vela quadra invergata sul pennone di civada, sotto il bompresso. La mura era costituita da un peso e la scotta faceva via alla serpe.
contrabervedé la vela quadra più alta e più piccola dell’albero di mezzana
contrafiòcu fiocco da veliero, alzato sullo strallo di controfiocco, più esterno
contramezàna vöřànte vela quadra che si borda alzando il pennone medesimo sull’albero di mezzana
contramezàna la secondo vela quadra dal basso dell’albero di mezzana, detta contramezàna fìssa, sormontata dalla contramezàna vuřante.
contrapapafìgu vela di controvelaccino
contrarànda vela aurica a forma trapezioidale o triangolare, più alta della randa, inferita inferiormente al picco di randa e lateralmente all’alberetto, detta anche frécia
contraveřaçìn la vela più alta dell’albero di trinchetto
contraveřàssu la vela più alta dell’albero di maestra
cutelassìn vela quadra di forza, aggiunta in prolungamento laterale alle vele di gran velaccio e velaccino
cutelàssu coltellaccio - vela a forma trapezioidale di forza, sistemata lateralmente alla vela di gabbia o di parocchetto
dòssu aggiunta di una vela a dritta, col vento in poppa, in modo che non tolga il vento a quella prodiera
gàgia vöřànte vela quadra al di sopra della gabbia fissa
gràn fiòcu la vela più grande di taglio di prua, , alzata sullo strallo di fiocco, inferita su draglia che fa dormiente sul bompresso
gràn veřàssu la penultima vela quadra a cominciare dall’alto, dell’albero di maestra, inferita al pennone di velaccio
lùvu nell’antichità, vela pitturata in nero ed usata per rendere difficile l’avvistamento o in segno di lutto
mangiavéntu vela di taglio, inferita allo strallo di trinchetto, detta anche: trinchettina di fortuna
mezàna vela di taglio dell’albero di mezzana se quasta ne porta una sola
mezanéla mezzanella - vela inferita sullo strallo di mezzana, la più bassa fra quelle dell’albero di mezzana e quello di maestra, detta anche: cavaléta.
papafìgu pappafico - antico nome del pennone e della vela di velaccino
paruchétu la vela quadra di ogni pennone di parocchetto
pulacùn polaccone - vela triangolare invergata ad un buttafuori di prora, per far le veci di un fiocco
sàcu vela quadra usata dalla goletta a gabbiola, inferita al pennone inferiore dell’albero prodiero, usata col vento in poppa
segùndu fiòcu fiocco da veliero, alzato sullo strallo del secondo fiocco
spassama’ scopamare - vela rettangolare o triangolare che viene invergata ad un buttafuori per ogni lato del pennone di trinchetto, che fa parte della forza di vele.
térzu vela a terzo - vela aurica usata sui trabaccoli, di forma trapezioidale, sostenuta da una penola, sospesa in un punto ad un terzo della sua lunghezza.| àu térzu |
trévu la vela più bassa di un albero a quattro vele
trinchetìna de furtüna fiocco da veliero, alzato sullo strallo di trinchetto e tenuto a riva col cattivo tempo
trinchetìna fiocco da veliero, alzato sullo strallo di parocchetto
trinchétu la vela quadra più bassa dell’albero di trinchetto
véřa de gàgia la seconda vela, dal basso, dell’albero di maestra, se le vele sono due la prima è detta: gàgia fìssa o bàssa, mentre quella più alta è: gàgia vöřànte.
véřa de maìstra vela inferita al pennone più basso dell’albero di maestra
véřa de stràgliu vela di taglio triangolare inferita su uno strallo fra la maestra ed il trinchetto e fra mezzana e maestra | véřa de gàgia / véřa de contraveřàssu / véřa de mezàna |
veřaçìn velaccino - vela quadra penultima in altezza e dimensioni dell’albero di trinchetto | papafìgu |
veřàssi velacci - insieme di: gran velaccio, velaccino e belvedere
veřàssu gran velaccio - grande vela quadra
vele per derive da regata
rànda vela triangolare per barche da regata, alzata lungo l’albero e governata da un palo mobile detto boma
fiòcu vela di taglio sistemata a prua dell’albero, inferita ad una scotta, sicché funziona da strallo il lembo d’inferitura della vela.
véřa marcùni vela di taglio triangolare, usata dalle imbarcazioni sportive, inferita con anelli all’albero
balunétu pallonetto - fiocco di imbarcazione da regata invergato su uno strallo basso
balùn o spinàcu spinnaker - ampia e gonfia vela, leggerissima, che viene alzata a prua, in aggiunta o al posto del fiocco, con vento di poppa, nelle imbarcazioni da diporto o da regata. | véřa a balùn |
azioni
arberà alberare - mettere a posto gli alberi di una nave
inarberà inalberare - alzare in cima ad un’albero bandiere o insegne
ghindà alzare un albero di gabbia od un alberetto lungo i tronchi già a posto, per metterlo in sede e fissarlo con le manovre dormienti.
sghindà sghindare - togliere dal suo posto un alberetto, un albero di gabbia, un’asta di fiocco o di controfiocco, sguarnendo le manovre dormienti e mettendo l’albero in potere del cavobuono
imbiettà fissare con biette, per eliminare il lasco di un albero dentro il collare della mastra
inciavetà introdurre la chiave nel foro dell’albero di gabbia e dell’alberetto quando vengono ghindati
incruxià mettere al suo posto, cioè a riva e perpendicolarmente all’albero, un pennone da vele quadre
scruxià scrociare - togliere da posto sull’albero a vele quadre un pennone e calarlo in coperta, anche con la vela inferita, per diminuire il tormento all’alberata, col cattivo tempo.
inghinà rafforzare un albero, un pennone, un’asta, se rotti o incrinati
inveřà investire del vento sulla nave
lapazà sistemare una lapazza ad un albero o ad un pennone
méte in ciàve effettuare la posa della chiave ghindando un alberetto o l’albero di gabbia
racàzà effettuare la posa della chiave ghindando un alberetto o l’albero di gabbia
recařà ricalare - far scendere in coperta un alberetto o albero di gabbia di nave a vele quadre, dopo averlo sghindato
scapelà togliere l’incappellaggio di un albero,di un’asta di fiocco, ecc. – togliere dalle bitte o dall’argano la catena od il cavo
smanteglià smantigliare - inclinare il pennone di un albero a vele quadre in modo che non risulti più parallelo a piano di coperta; si dice anche: imbruncà.
tumà tomare - portare l’antenna o la pennola sottovento rispetto all’albero in un veliero, a vele latina od al terzo, dopo un viramento od un salto di vento.
dematàu disalberato - privato dell’alberatura
andature
andà a l’òrsa veleggiare contro vento /AZ
a fi’ de ròa veleggiare prendendo vento di poppa
â làrga veleggiare prendendo il vento largo
au gran làscu veleggiare prendendo il vento di buon braccio
au làscu veleggiare prendendo il vento a mezza nave
au travérsu veleggiare al traverso
de bulìna veleggiare prendendo il vento di bolina, a tre quarti
de prùa veleggiare di prua
de pùpa veleggiare di poppa
burdezàndu bordeggiando - navigando seguendo il vento
ciazà approdare sulla spiaggia portato dalle onde
urzà tenere le vele in modo di “andare all’orza” /MC