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 Il

Ponte San Luigi, del 1826, voluto da Napoleone, nel 1805, per migliorare il tragitto di Cornice

 

VIABILITÀ  di  FRONTIERA

  

        Negli anni 500 dell’Era Antica, parlarono di Albium Intemelium: Variale, Strabone, Plinio, Tacito, Tolomeo e Cicerone.

              La Tavola Peutingeriana e l’Itinerario Antonino pongono l’antica città, alla foce del Rotuba flumen, sulla strada che dall’Urbe conduceva ad Arles. Veniva citata subito dopo Vado, “Pullopice”, Albenga, “Luco Bormani”, “Costa Belenos” e prima di “Lumone” ed “Alpe Summa”, dove: “huc usque Italia, abhinc Gallia”.

       Qualche carta antica, senz’altro bizantina, chiama l’Alpe Summa: “Tropaia Sebastu” (Trofeo d’Augusto), sita in quota, nell’immediato accidentato entroterra di “Herculis Monoeci Portus”. Veniva considerata il confine tra le tribù Liguri di costa e la Gallia meridionale.

 

La Turbia, sito di transito dell'antichissimo sentiero conosciuto come Via Heraclea

 

            Nel 180 dell’Era Antica, le legioni romane sottomisero tutta l’attuale Liguria, che veniva incorporata alla Repubblica, e privilegiata del “giure italico”.

       Albion Intemelion, il villaggio fortificato o meglio, l’assembramento di capanne che fungeva da emporio, presso il porto canale nel Nervia, sotto il poggio di Collasgarba, diventava città; oggi conosciuta, negli scavi, come Civitas “Nervina”, chiamata da Strabone “urbs magna”.

       Marco Emilio Scauro intraprendeva la costruzione della via Emilia Scaura, dalla pianura Padana piacentina, sulle orme di una precedente pista, da Vado alla Turbia.

         Il tracciato sarebbe risultato tutto litoraneo, aderente ai sentieri di quella strada preromana che Posidonio riferì al Secondo Secolo dell’Era Volgare e chiamò Via Herculea od Heraclea, da Piacenza a Marsiglia, citata da Aristotele, nelle Mirabilibus.

 

Pavimentazione romana sul precedente tracciato della Strada Heraclea 

 

        Nominato Governatore delle Gallie, nel 51 dell’Era Antica, Giulio Cesare rigenerò la percorribilità della via Aemilia Scauri fino a Cemenelum, per poter disporre di una strada utile alla governabilità della Gallia Transalpina.

        Divenuto imperatore, nell'anno 13 dell'Era Antica, seguendo quel medesimo tracciato, Cesare Ottaviano Augusto realizzò la Via Iulia Augusta, che da Piacenza giungeva all’Alpis Summa, dal Trebbia al Varo, onde proseguire per la Gallia e la Spagna.

 

Il tracciato della VIA IULIA AUGUSTA conservato

Tratto incastonato sul lato Sud dei Giardini Hanbury  __  Salita di Capo Mortola sulla Meruna

 

        Nel 155 dell’Era Antica, Antonino Pio rigenerava la viabilità della via Julia Augusta, partendo da Roma. Da quel momento la strada avrebbe potuto iniziare a chiamarsi Via Aurelia.

         Dovendosi recare nella Gallia Narbonese, nella primavera del 213 dell’Era Volgare, l’imperatore Marco Aurelio Antonino, detto Caracalla, restaurò la Via Iulia Augusta, apponendovi cippi miliari nei punti convenuti.

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         Dal 1713 al 1793, verso Ovest, il Comune di Ventimiglia confinava col Principato di Monaco lungo il tratto terminale del Rio Garavano, attraversato da un ponticello carrabile, quasi in riva al mare.

         Dal 1793, la Rivoluzione Francese estromise dal suo feudo la famiglia Grimaldi e le città di Monaco, Roccabruna e Mentone fecero parte integrante della Francia, facendo parte dell’Arrondissement di San Remo, nel Dipartimento delle Alpi Marittime, comprendente Ventimiglia.

 

La breve valle del Rio Garavano, attualmente tombinata

 

          Il 7 maggio 1808, con una ratifica amministrativa il confine comunale, verso Mentone, retrocedeva dal torrente Garavano al piccolo torrentello accosto alla chiesetta di San Luigi, presso i Balzi Rossi. Il roccioso Vallone della Longoira, detto Tantan, segnerà in futuro, il nuovo confine Ovest del Comune di Ventimiglia, attraversabile con difficoltà.

           A migliorare il percorso rotabile per attraversare il confine comunale, nel 1826, entrò in funzione il Ponte San Luigi, sul Vallone del Passo, lungo la “Strada di Cornice” varata da Napoleone nel 1805, in modo che attraversasse Mentone a mezza costa. Diventava l’unico collegamento carrozzabile con la Francia.

        Il 20 marzo 1848 Mentone e Roccabruna si dichiararono città libere e si posero sotto la protezione del Regno di Sardegna.

 

           Nel 1860, in seguito agli Accordi di Plombiéres del 1858, la Savoia, la Contea di Nizza, compreso il Principato di Monaco, vennero definitivamente annessi alla Francia con il Trattato di Torino. Da allora il Comune di Ventimiglia confinò ad Ovest con la Francia, servito soltanto dalla frontiera di Ponte San Luigi.

 

Il piazzale di Ponte San Luigi tenuto a bada dal fortino francese

 

              All’inizio dell’anno 1872, risultavano pressoché terminati il rialzo di terreno e le baracche in legno che sarebbero serviti da Stazione Ferroviaria Internazionale, in Ventimiglia.

            Il giorno 25 gennaio, si apriva il corso della ferrovia con Genova, col primo treno ufficiale che giungeva a Ventimiglia, da dove ripartiva.

         Il 18 marzo, veniva attivato il tratto ferroviario tra Ventimiglia e Mentone. Alla viabilità di frontiera si aggiungeva una efficiente struttura.

 

18 marzo 1872. L'arrivo del primo treno da Mentone,

nella Stazione Internazionale di Ventimiglia

 

          Iniziato nel 1955 il tratto di strada che da Latte conduce a Ponte San Ludovico è stato aperto al traffico nel 1964, definendo il secondo valico doganale di Ventimiglia sulla Frontiera dei Balzi Rossi.

 

1964, apertura del piazzale di Ponte San Ludovico

 

          Nel 1971, veniva inaugurata l’Autostrada dei Fiori, da Genova a Nizza, con svincolo per Ventimiglia verso la Statale 20, presso Roverino. Sul piazzale eretto in mezzo al corso fluviale della Roia un casello per il pagamento ospita anche una nuova linea di frontiera abbinata ad un casello situato sul piazzale de La Turbia, sopra Mentone.

 

 

Sul montante dei Balzi Rossi, il Tratto di Confine dell'autostrada A10  

 

La nuova barriera, verso Francia dell'autostrada A10

  

LA VIA HERACLEA

LA VIA IULIA AUGUSTA

PONTE SAN LUIGI

PONTE SAN LUDOVICO

LA STAZIONE FERROVIARIA INTERNAZIONALE

L'AUTOSTRADA A10 - A8