La Liguria Intemelia è stata liberata dall’isolamento strutturale a
partire dal 1836, già in ambito di Regno Sardo, che si era attivato
sulla base dei progetti non ultimati dal precedente dominio
napoleonico.
Infatti, fino a quando questo territorio ha fatto parte della
genovese Repubblica Ligure, in qualità di colonia; i luoghi abitati
erano quasi completamente isolati dal resto del mondo, se non fosse
stato per le ampie vie di mare.
Fu il giungere della ferrovia Costiera Ligure a porre termine
definitivo a quell’isolamento. Nel 1872, il primo treno da Genova,
transitò per Ventimiglia, verso la Francia e viceversa, eleggendo la
Città a Stazione Internazionale di frontiera.
Il naturale collegamento della Valle con le corrispettive vallate
piemontesi, che fin dall’antichità era avvenuto su impervi percorsi
di crinale, tardava a dotarsi di una carrozzabile di fondovalle che
avesse collegato tutti i villaggi dell’entroterra. Per la Val Nervia
sarà il 1876. Per la Val Roia questo avvenne nel 1885, con
l’apertura della strada e del tunnel di valico; anche se ampi tratti
di questa erano già percorribili a cominciare dai primi
dell’Ottocento, però con la tendenza a privilegiare Nizza,
capoluogo, verso la capitale Torino.
Dopo aver ottenuto il risultato viario del Tenda, il deputato
ventimigliese Giuseppe Biancheri si dedicò all’approvazione di una
ferrovia che percorrendo l’intera Val Roia si collegasse con Cuneo e
l’intero Piemonte, Nel 1898, vide completato il tunnel, alla base
del Colle di Tenda, atto ad ospitare la ferrovia, ma i lavori sulla
linea iniziarono nel 1906, mentre il movimenti dei treni ebbe inizio
soltanto nel 1928.
Elettrificata nel 1935, interruppe i suoi viaggi durante la Seconda
Guerra Mondiale, venendone fuori completamente distrutta. Soltanto
nel 1976, la linea, perfettamente ricostruita, riprese il servizio.
Ponte sul Bevera, nella linea Breil - Sospel
LA
FERROVIA VENTIMIGLIA-CUNEO
IL
TRENO IN VAL ROIA
Ogni anno, una delle perturbazioni che caratterizzano il mese di
dicembre, copre con un copioso strato di neve le Alpi Marittime.
Il sereno che ne segue, offre a Ventimiglia la visione del Monte
Bego e del Gran Capelet imbiancati, incastonati come gioielli
tra le aspre rupi dalla Val Roia, richiamando alla attenzione come
quel fiume così vitale scaturisca proprio da quegli alti monti. |