intervento:
14 agosto 2011
L'8 giugno del 1969, si svolgeva un'ultima "Battaglia dei Fiori", che riprenderà soltanto nel 1984, con altre due edizioni. Nell'anno 1974, su proposta di Erino Viola e del Comitato di Quartiere di Ventimiglia-Alta, l'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo decideva di festeggiare San Secondo invitando il Gruppo Sbandieratori del Palio di Asti. La mattina della vigilia, nei loro abiti medievali, gli Sbandieratori di Asti si sono esibiti in piazza del Comune, ma la giusta ambientazione venne data, il pomeriggio, nelle vie e piazze della Città Medievale, debitamente svuotate dalle automobili. Il gruppo degli Sbandieratori ha sfilato lungo via Garibaldi e piazza della Cattedrale, pavesate da stendardi colorati, tra due ali di pubblico plaudente. Testi ed immagini sono state rilevate dalla pubblicazione, curata dal DOPOLAVORO FERROVIARIO di Ventimiglia e sostenuta dalla Banca CARIGE: Danilo Gnech - Luigino Maccario AGOSTO MEDIEVALE a VENTIMIGLIA 1976-1996 Alzani - Pinerolo 1998 Copia del libro è depositata presso il MUSEO MULTIMEDIALE dei Tornei, delle Giostre e dei Giochi, di Foligno
Dopo questi episodi, proprio per
supplire nel volontariato ventimigliese una manifestazione che
potesse dare impulso a qualcosa di diversamente produttivo per
il futuro - quello che potrebbe essere l’attività turistica -
nel mese di maggio del 1975, l’allora neo Presidente dell’Azienda
Autonoma di Soggiorno, il dottor Mario Blanco, coinvolse il
Comune e la Cumpagnia d’i Ventemigliusi nell’allestimento di
quello che sarà l’Agosto Medievale, una ricostruzione
rievocativa delle antiche feste popolari dell’Assunta.
Alcune giornate di accomunamento, che la memoria collettiva fissava
in agosto, forzatamente sopite col passaggio sul nostro
territorio della Rivoluzione francese e timidamente ricomparse
con la Restaurazione, vennero spostate al 26 del mese, per la
celebrazione del santo patrono della città e della diocesi, il
soldato San Secondo; giacché incombeva la necessità affinché il
mito guerriero di questo ufficiale della Legione Tebea
incanalasse verso il culto cristiano le velleità ludiche
popolari della secolare tradizione “agostana” ventimigliese.
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L’AGOSTO
MEDIEVALE
NEI RICORDI DEL FONDATORE
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Quando, nel maggio del 1974, ho
assunto la presidenza dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo, la
nostra città stava vivendo un periodo di profonda disgregazione. Da oltre un
decennio non venivano poste in cantiere manifestazioni popolari che
potessero coinvolgere il potenziale creativo cittadino, che in questo campo
si è sempre dimostrato particolarmente fervido.
Questa situazione non solo mancava di aggregare le componenti
volontaristiche in attesa di qualcosa da fare, ma stava portando persino
verso una certa contrapposizione di ambienti popolari, certamente non
omogenei.
In quel periodo riprendere l’allestimento della Battaglia di
Fiori si prospettava oltremodo difficoltoso e quanto meno eccessivamente
oneroso, almeno per le sparute casse dell’Azienda, che sovente esauriva i
bilanci con la semplice corresponsione delle spese correnti e di gestione.
Un più attento esame delle potenzialità economiche di quell’Ente,
incappato in un lungo periodo di stanca amministrativa, mi avevano convinto
sulla idoneità della riscossione a tappeto dell’Imposta di Soggiorno,
balzello concesso per legge alle Aziende, sovente ignorato o mal gestito.
Con i cospicui proventi di quell’azione mirata ed una più attenta conduzione
economica di tutta l’Azienda, mi sono trovato a disposizione i fondi per dar
corso ad un’idea che il cav. Erino Viola mi aveva proposto fin dall’anno
precedente, quando in collaborazione con il Rione San Secondo di Asti aveva
organizzato un pregevole Corteo Storico, tra le piazze ed i carrugi della
Città Alta.
Con Erino ed alcuni amici, dalle notevoli capacità organizzative,
abbiamo dato vita ad un Comitato che affiancasse l’Azienda Autonoma
nell’allestimento di una manifestazione in costume medievale, che fosse
rievocativa ed al tempo stesso agonistica.
Con i soli finanziamenti dell’Azienda, prese vita così il
Corteo Storico, svolto in agosto in modo da riesumare l’antica usanza della
Processione delle Maestranze per la festività dell’Assunta. Trovò poi spazio
la ripristinata Regata dei Sestieri, in prova di voga su gozzi liguri, da
celebrarsi sul suggestivo specchio d’acqua secato dalla foce del Roia.
In poco tempo emersero anche le attività podistico
staffettistiche della Correria Notturna ed un gruppo di sbandieratori, unico
operativo in tutta la Liguria.
Nell’ottobre del 1975, nel corso di una animata seduta del
Consiglio dell’Azienda, in qualità anche di Presidente del Comitato, ho dato
corso alla fondazione delle Compagnie di Sestiere, coinvolgendo un altro
buon nucleo di amici nelle sei presidenze ed in altri incarichi
organizzativi.
Commercianti e professionisti innamorati della loro città, ma
anche famosi carristi della Battaglia di Fiori si danno da fare per
costruire i quadri dei rigenerati Sestieri.
Ricordo soprattutto i compianti Giacomo Amalberti e Nando
Cremaschi, ma non dimentico Idelmo Roncari, così come Elio Gerbaudo,
Marcello Campana, Nicolino Giugiario, Enrico Greggio, Lorenzo Fenoglio.
Intanto, il nucleo centrale del Comitato poteva contare sull’infaticabile
Dario Canavese, sul poliedrico Franco Amalberti, sul fantasioso Luigino
Maccario e sul duttile Nino Greggio, mentre la regata si avvaleva
dell’esperienza di Secondino Anfosso, Presidente della Corale in costume, e
della tenacia di Guido Taroni, assecondato dalla squadra della Margunaira.
I bilanci dell’Azienda si fanno carico dell’acquisto di un
iniziale Parco Costumi per i Sestieri: i Gonfalonieri, i Paggi, gli Alfieri
ed i Tamburini; ma spendono anche per i conseguenti drappi di seta, i
gonfaloni, i tamburi e soprattutto per la dotazione di numerose bandiere con
le quali pavesare l’intera città, per tutto il mese di agosto.
Una spesa esulava dalle potenzialità dell’Azienda ed era
quella mirata alla dotazione di sei gozzi liguri identici, per dare
omogeneità alla Regata. In quella riuscii a coinvolgere il Sindaco della
città, l’avv. Aldo Lorenzi, che fece approvare il varo di sei coloratissime
barche in resina, per conto di un allora operoso cantiere cittadino.
Non soddisfatti di questa già notevole operazione, con il
solito Erino Viola, diamo corpo al prestigioso “Festival di Musica Antica”,
gestito dall’Azienda per allietare le serate dei mesi estivi con concerti
unici ed originali, tenuti nelle stupende chiese del centro storico,
riaperte al pubblico.
In questo frangente devo ringraziare la squisita gentilezza e l’ospitalità
della baronessa Maria Galleani di St. Ambroise per i ricorrenti ricevimenti
ufficiali tenuti nella sua magione e nello splendido giardino pensile verso
la Colla.
Un grazie anche al Ministero del Turismo del Governo
d’allora, che provvide a collocare l’Agosto Medievale nei massimi circuiti
nazionali ed internazionali, fornendo anche la partecipazione di numerosi
personaggi televisivi in auge per le serate di supporto alla manifestazione.
Devo anche ricordare l’opera di coesione e coordinamento tra
i Sestieri operata dalla Cumpagnia d’i Ventemigliusi, che nel tempo si è
anche fatta carico della gestione di prestigiosi gruppi quali la
Rappresentativa Sbandieranti dei Sestieri e le Tamburino del Libero Comune
Marinaro.
Nei primi mesi del 1985, quando si approssimava la scadenza
del mio mandato all’Azienda, sospinto dall’indimenticabile Domenico Lippolis,
ho provveduto ai contatti organizzativi ed all’acquisto di una prima
balestra, così da varare la Compagnia Balestrieri che tanto bene ha operato
in questi anni, anche a livello nazionale.
Dott. Mario Blanco
Nell’estate del 1975 non si può ancora
parlare di “Agosto Medievale”, ma la festa si sta già
delineando.
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